
CMSA ha realizzato l’importante intervento di restauro e rifunzionalizzazione del Palazzo dell’Immacolatella Vecchia di Napoli, uno dei simboli del patrimonio architettonico portuale partenopeo. L’obiettivo del progetto è stato duplice: da un lato, preservare e valorizzare l’identità storica del palazzo settecentesco progettato da Domenico Antonio Vaccaro per volontà di Carlo III di Spagna; dall’altro, restituire nuova vita e funzionalità a un edificio monumentale inutilizzato, trasformandolo in un centro innovativo per la cultura e la ricerca. Il progetto, promosso dall’Autorità Portuale di Napoli, ha previsto la creazione di un cantiere di restauro permanente e di spazi espositivi dedicati al recupero e alla musealizzazione di reperti archeologici subacquei, in particolare relitti storici provenienti dai fondali della rada di Napoli. È in fase di sviluppo anche un museo virtuale dedicato alla storia del porto, che sfrutterà le nuove tecnologie per offrire un’esperienza immersiva e interattiva ai visitatori.
L’intervento architettonico ha compreso il restauro conservativo delle facciate, degli infissi, delle pavimentazioni e degli intonaci, oltre al rifacimento degli impianti, delle impermeabilizzazioni e delle tinteggiature interne ed esterne. Sul piano strutturale, è stato eseguito un importante consolidamento con tecnologie innovative, tra cui materiali compositi GFRP, orizzontamenti in vetro strutturale e sistemi impermeabili fotovoltaici. Grande attenzione è stata dedicata anche all’adeguamento normativo per il superamento delle barriere architettoniche e alla sicurezza antincendio. Le superfetazioni incongrue sono state eliminate per riportare l’edificio alla sua configurazione tipologica e formale originaria, mentre tutte le operazioni sono state condotte nel rispetto della materia storica, con approccio scientifico e progettazione integrata. La “Casa dei Migranti”, così come veniva storicamente chiamato l’edificio, è ora pronta a diventare un nuovo polo culturale e scientifico sul waterfront di Napoli.